Più andiamo avanti e più mi convinco delle parole “profetiche” utilizzate dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini nella lettera pastorale “La situazione è occasione”. Pensando alla comunità che ha come luogo abituale di ritrovo per la celebrazione eucaristica, per la preghiera, per la catechesi, per gli incontri e per le feste uno spazio fisico, nel caso della Chiesa del Carmine c’è una struttura, ci sono dei locali (la chiesa, il chiostro, le aule, la piazza, ecc). In questi giorni lo spazio, il luogo dove la comunità si ritrova è il digitale. Ecco il senso e lo scopo delle varie iniziative che abbiamo realizzato, realizziamo e realizzeremo: continuare la vita della comunità in uno spazio d’incontro nella modalità che ora possiamo vivere. L’intenzione è di rimanere connessi in un periodo particolarmente “sconnesso” perché noi siamo tanto singoli quanto comunità.
Non ripresento quando abbiamo già in calendario e che stiamo realizzando perché molti ormai partecipano assiduamente. Le novità che sono in cantiere sono presenti sul sito e sui social.
Finora ho preferito astenermi dal proporvi considerazioni dirette sul virus visto che ve ne sono tante in giro proposte da gente intelligente e capace. Con questo video mi unisco anche io al coro di voci, con la speranza di essere intonato.
Tre considerazioni: è un virus che ha una certa attenzione all’ecologia visto che l’inquinamento atmosferico sta decisamente diminuendo per ovvie ragioni che non sto ad elencare; è un virus che spinge alla cura tanto di sé e quanto degli altri: solo l’attenzione a sé e a altri riduce le possibilità di contagio, ponendo un legame stretto tra queste due dimensioni; è un virus che potrebbe insegnarci ad essere umili e ricordarci quanto siamo fragili: in quattro e quattr’otto ha messo sotto sopra le “potenze” di questo mondo… cominciando dalla Cina, poi l’Europa per continuare con gli Stati Uniti: quelle che abbiamo da parecchio tempo chiamato il primo mondo, le nazioni più forti in poco tempo sono state velocemente sbaragliate da un essere più piccolo di in granello di sabbia. Non ricordo chi usava l’esempio appunto del granello di sabia che finisce in ingranaggi considerati imperituri e magnifici, mandando tutto a rotoli… Chissà se saprò, sapremo imparare!