Cari amici e compagne di speranza della Chiesa Maria del Carmine,

Vi scriviamo dalla frontiera della Colombia e il Venezuela. Non ci conosciamo. Io sono un amico di lunga data del Padre René. Le nostre missioni ci hanno portato a lavorare in continenti diversi.

Vi scrivo da una zona con due caratteristiche molto precise:

  • siamo in una delle frontiere più transitate del mondo per una migrazione che espulsa migliaia di profughi per fame autentica, quella che ti permette disporre di un solo pasto al giorno, nessun accesso alla salute e persecuzione politica e ideologica.
  • L’altro aspetto è segnato da una zona guerrigliera tra le più forti della Colombia e riceviamo famiglie intere sfollate dai gruppi guerriglieri che si impossessano delle terre dei contadini e degli Indigeni per trasformarle in coltivo di cocaina.

Per questo, da 45 anni i Missionari Scalabriniani abbiamo aperto una casa di accoglienza per loro, un collegio con 7 sedi e sei chiese, che abbiamo consegnato alla Diocesi.

E’ stata una risposta completa e audace, una scommessa sulla Provvidenza di Dio e di questa Provvidenza voi siete il volto, le mani, un camminare insieme.

I collegi oggi hanno urgente bisogno di interventi anche strutturali per un minimo di condizioni che possano essere migliorate per il caldo che si aggira per molti mesi sui 40 gradi, per i tetti bucati che sembrano colapasta, per i banchi di scuola, almeno per le classi dell’asilo e delle elementari.

La vostra è una mano che si accompagna a una speranza che noi tutti qui inventiamo ogni giorno nella allegria di questi studenti che incontrano i motivi della loro vita, ferita dalla povertà ma anche della festa del sole, che trasfigura la polvere dei loro quartieri di periferia.

Grazie per essere ascolto e risposta al nostro appello. Contiamo con voi, perché crediamo che ci sia sempre qualcuno che ha il cuore aperto sul dolore e la necessità.

Buon Natale. Camminiamo insieme verso l’Emmanuele, o Dio con noi.

p. Flor Maria e tutti i nostri collaboratori.

Quest’anno, le donazioni raccolte durante le benedizioni e le offerte del giorno di Natale sono state devolute agli studenti del Collegio Camilo Daza a Cúcuta (Colombia): 4.650 studenti, il 40% figli di persone migranti dal Venezuela e desplazados della grande zona controllata dalla guerriglia.

Grazie da Cúcuta

Colombia 8 gennaio 2024

Cari compagni di viaggio in quella speranza e cuore aperto che ci fa cittadini del mondo e dei santi, come scrive San Paolo nella lettera agli Efesini, vi scrivo dalla Colombia, e per un momento ci siamo incontrati nel nostro cammino comune verso Betlemme. Oggi, all’indomani dell’Epifania del Signore o Befana in Italia, che perde il significato così bello di manifestazione dall’alto, ho ricevuto dal vostro parroco, mio confratello e amico, Padre René Manenti, il risultato della vostra colletta d’Avvento.

Como posso ringraziarvi, oltre la commozione di dirvi che aver superato le nostre aspettative.

So che tra voi ci sono migranti, stranieri, gente forse ricca ed altri, che come la vedova del vangelo, può aver contribuito con alcuni spiccioli, che la Provvidenza di Dio sa moltiplicare oltre gli oceani che ci dividono.

Grazie di cuore. Useremo il vostro aiuto finanziario per alcuni collegi della periferia tra Colombia e Venezuela, caratterizzata da ragazzi e ragazze di molte famiglie migranti e da altre che sono state sfollate alla forza da gruppi di guerriglia e altri delinquenti in questa terra di nessuno.

Ci sono tetti da riparare, banchi di scuola da rinnovare, alcuni schermi televisivi da mettere in alcune classi per facilitare le lezioni: oggi la digitalizzazione è oramai d’obbligo.

Vi manderemo alcune foto, in modo che possiate vivere con noi questo appoggio e questa solidarietà che supera distanze, lingue e culture.

Siamo gente del vangelo ed insieme vogliamo raccomandare la nostra semente a quel Cristo, che continua ad invitare lungo le strade della nostra storia donne e uomini di buona volontà, che siano immagine del Padre che fa sorgere il suo sole sui buoni e cattivi e dona la pioggia a gente giusta e anche ingiusta.

Grazie, grazie di tutto cuore.

Restiamo in comunione di amicizia e preghiera.

Flor Maria Rigoni, Missionario Scalabriniano

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