Cappella della Madonna del Rosario

La cappella, ristrutturata in stile neogotico ad inizio XX secolo, presenta un pregevole altare in stile neogotico opera di manifattura lombarda. Esso si sviluppa su tre ordini: la base è scandita da lesene corinzie che affiancano formelle polilobate decorate con motivi vegetali; il secondo ordine vede al centro il tabernacolo sempre in stile neogotico sormontato da tre cuspidi e fiancheggiato da una serie di nicchie ad arco entro cui l’acquafortista ed incisore lombardo Angelo Luraschi ha dipinto nel 1909 scene evangeliche: a destra, Annunciazione, Visitazione, Nascita di Gesù; a sinistra, Presentazione al tempio, Pietà, Assunzione di Maria; nel terzo ordine troneggia la pala dell’altare che rappresenta la Madonna di Pompei, seduta su un trono gotico con cuspide ornata da tre pinnacoli, tra i Santi Domenico e Caterina, opera di inizio ‘900 del pittore Luigi Valtorta.


Le pareti sono state affrescate dal pittore Osvaldo Bignami nel 1909.

A destra, entro una cornice architettonica costituita da cinque archi trilobati, è rappresentata la Madonna che appare ad alcuni personaggi storici (Cristoforo Colombo, Maria Stuarda, S. Bernardo, ecc.) ai quali due angeli offrono fiori e sullo sfondo di un paesaggio montagnoso e ricco di vegetazione.

 

A sinistra, sempre all’interno di una cornice architettonica di stampo gotico, è collocata la Visione di Pio V della vittoria di Lepanto: Maria con il Bambino appare in una mandorla luminosa al papa Pio V, attorniato da prelati e vescovi in ginocchio, mentre sullo sfondo è prospettata la vittoria navale della flotta cristiana contro i turchi.


L’arco di accesso decorato con motivi floreali e simbolici è stato anch’esso affrescato dal Bignami e presenta a destra i Santi Tommaso d’Aquino e Gerolamo, a sinistra Antonio abate e Eugenia.


La balaustrata in marmo, che riflette anch’essa il gusto neogotico, ed il cancelletto in ferro battuto sono opera di artigianato milanese dell’inizio ‘900.