Mi sono talmente abituato a portare la mascherina che ormai fa parte degli articoli che controllo di avere prima di uscire: chiavi, cellulare e mascherina. In realtà la mascherina è per me/noi tanto un’abitudine quanto una difesa, una barriera contro il pericolo dell’altro che ci può infettare. In poco tempo, qualche mese, ci siamo abituati a vedere e considerare l’altro come un possibile pericolo, per cui mascherina e distanza fisica (molti dicono sociale).

Immaginate se un processo del genere va avanti per secoli: per es. immaginate che per secoli si diffonda l’idea che una persona per il solo fatto che abbia la pigmentazione della pelle cosiddetta “scura” sia un poco di buono, e quindi pericolosa. So che è pura immaginazione perché a nessuno verrebbe mai in mente una simile connessione, per cui siamo nel campo della ipotesi del terzo tipo. Allora tornando al nostro esempio ipotetico, il risultato sarebbe, sempre ipoteticamente, che s’instaura l’abitudine a vedere lo “scuro” come pericoloso e quindi la reazione è starci lontano o difendersi.

Magari fossimo nel campo delle pure ipotesi di 3 tipo… in realtà sono di primo tipo.

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